“ La verità, vi prego, sull’amore. O forse no. Due sedie, un lenzuolo teso su un filo a mo’ di tenda che sigilla una finestra immaginaria chiusa al mondo-ché all’inizio l’amore non è amaro, è tutto, e del mondo non sa che farsene. Al centro di questo scarno palcoscenico incontriamo una Eva primigenia che gioca con la sua mela e un Adamo vorace,insaziabile,intento a divorare una pagnotta–ché all’inizio di un amore ci si sente pionieri, primi uomini e primedonne che per la prima volta pensano di avere scoperto(per primi)il fuoco dell’amore. Ma dall’innamoramento, quei canonici 6-7 mesi fatti gioco infantile, candida scoperta dell’altro…si passa quasi senza un vero  e proprio preavviso–come accade nella vita–a qualcosa altro, l’inesorabile e lento insinuarsi di quell’altra“roba”in cui, ogni coppia, prima o poi incappa: la noia. Noia di condividere,di stare insieme, di fare all’amore,di vivere. La musica si cheta e inizia la battaglia che porterà i due amanti a una guerra all’ultimo respiro… Ci si chiede se, alla fine della storia, di tutto quell’amore e tutto quell’odio, magari ci proveranno ancora, congedando con l’idea amara che la fine è solo un nuovo inizio. O forse no.” 

(Gianpaolo Colantone )